Inter-Napoli, probabili formazioni e analisi tattica: tocca a Simeone e Rui
Serie A, 29° giornata: il Napoli campione affronta l'Inter capolista al Meazza. Probabili formazioni e l'analisi tattica del match.

Al Meazza di San Siro scenderanno in campo Inter e Napoli per una sfida che, contro ogni previsione, vede i nerazzurri affrontare i partenopei con un differenziale a suo vantaggio di ben 31 punti in classifica tra le due contendenti, frutto di una straordinaria stagione, che combinata con quella nefasta della squadra di Calzona, ha di fatto creato una voragine tra i prossimi campioni d'Italia e quelli uscenti. Due squadre, tuttavia, accomunate da una eliminazione in Champions molto deludente per entrambe le formazioni. Due compagini dallo stile di gioco molto diverso tra loro con la squadra di Inzaghi che ha virtualmente ipotecato il titolo visto il vantaggio sui cugini rossoneri di ben 16 punti a 10 gare dall'epilogo del campionato.
COME CI ARRIVA L'INTER - Contro quelle che erano le aspettative e tutto sommato anche il pronostico, la notte del Wanda Metropolitano in quel di Madrid ha smentito quanti volevano l'Inter possibile candidata alla conquista della Champions o quanto meno tra le prime quattro, ma ha semmai confermato un dato emerso anche nel recente passato a livello internazionale: il Campionato di calcio di Serie A, specie quando vi è un predominio netto come quello dell'Inter di quest'anno ma anche come quello del Napoli dello scorso anno, risulta scarsamente allenante, poiché il dislivello ormai venutosi a creare tra squadre della parte sinistra della classifica e quelle della parte destra, non assicura un sufficiente numero di partite ad alta intensità, elemento quest'ultimo che fa la differenza a livello di Champions. Inzaghi dunque si troverà a dover mettere insieme i cocci di una squadra non più abituata a sconfitte che sanno di batosta e dovrà fare a meno oltre che dei lungodegenti Cuadrado e Sensi, degli infortunati Arnautovic e Carlos Augusto, e potrebbe inoltre decidere di dare un pò di riposo a Mkhitaryan. La formazione, nel consueto 1-3-5-2, dovrebbe vedere Sommer tra i pali, difesa composta a centro-destra da Bisseck, in ballottaggio con Pavard, al centro da Acerbi e a centro-sinistra da Bastoni; nei 5 di centrocampo a destra Darmian, a sinistra Dimarco, Barella mezz'ala destra, Calhanoglu centromediano, Frattesi mezz'ala sinistra; in attacco la consueta Thu-la, con Thuram che affiancherà il capocannoniere Lautaro Martinez, reduce dallo sciagurato decisivo penalty scaraventato alle stelle nella sinistra notte di Madrid.
COME CI ARRIVA IL NAPOLI - In casa Napoli Calzona sta certamente preparando il rush di fine stagione, con 10 gare che dovranno essere affrontate senza calcoli come autentiche finali, tutte da vincere a prescindere dalla levatura degli avversari. Allo sconforto per l'eliminazione dolorosa dalla Champions con le relative conseguenze non solo dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista morale, con il conseguente clima di smobilitazione che ne è derivato, si è aggiunta nelle ultime ore la probabile assenza di Osimhen, vittima dell'ennesimo affaticamento muscolare che potrebbe suggerire uno stop per il centravanti nigeriano. Le scelte del tecnico partenopeo potrebbero portare ad un undici schierato col consueto sistema di gioco 1-4-3-3, con Meret in porta, difesa composta a destra da Di Lorenzo, a sinistra da Mario Rui (in ballottaggio con un Olivera apparso in chiara flessione), al centro Rrahmani e Juan Jesus; in mezzo al campo ai lati del fulcro Lobotka, a destra Anguissa e a sinistra Traorè (probabile escluso Zielinski); in avanti Simeone in vantaggio su Raspadori per sostituire l'affaticato Osimhen, con a destra Politano e a sinistra Kvaratskhelia.
PROBABILI FORMAZIONI - Alla luce di quanto detto e delle ulteriori considerazioni che seguiranno in questo articolo, ecco di seguito le probabili formazioni di Inter e Napoli.
INTER (1-3-5-2) - Sommer; Bisseck (Pavard), Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Frattesi, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez. All. Simone Inzaghi.
NAPOLI (1-4-3-3) - Meret; Di Lorenzo Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui (Olivera); Anguissa, Lobotka, Traorè; Politano, Kvaratskhelia, Simeone (Raspadori). All. Francesco Calzona.
Ricordiamo che AreaNapoli.it seguirà il match in diretta con livescore ed ampio post-partita, con interviste, opinioni, pagelle e curiosità.

CHIAVI TATTICHE - L'Inter è una squadra molto verticale, lo dicono i dati, che parlano di una squadra che non fa del possesso prolungato e nemmeno della riconquista alta e immediata il suo verbo, ma che piuttosto fonda la propria forza su una straordinaria solidità difensiva testimoniata dalla statistica relativa ai clean sheets pari a 18, record nei 5 principali campionati europei, ma anche dal primato di Sommer nella percentuale di parate pari a 84,70%, oltre che ovviamente dal dato sui gol subiti, mediamente 0,46 a partita. Difficilmente l'undici nerazzurro si lascia sorprendere in velocità in ripartenza essendo molto abile nelle marcature preventive in cui interpreti eccellenti si sono dimostrati quest'anno sia Bastoni che l'immarcescibile Acerbi. In fase offensiva gli uomini di Inzaghi possono contare su una straordinaria efficacia che grazie alla qualità eccelsa degli interpreti di centrocampo e dei finalizzatori, consente ai nerazzurri di vantare il migliore attacco della Serie A con una media di 2,03 gol a partita, e ben 49 assist all'attivo. Questo soprattutto grazie all'elevato numero di giocatori portati in zona offensiva; in fase di possesso infatti spesso il 3-5-2 di Inzaghi si trasforma in un 2-4-4, con uno dei 2 centrali di difesa che si aggiunge ai 3 centrocampisti puri, mentre i quinti diventano vere e proprie ali che si dispongono molto alte e ampie sulla linea dei 2 attaccanti. In particolare a sinistra Dimarco grazie alle sue eccellenti qualità balistiche è in grado di assicurare assist e passaggi-chiave spesso risolutivi, come vediamo nella lavagna tattica di seguito.

Il Napoli dal suo canto dovrà cercare di stare molto corto e compatto, ma dovrà comunque lasciare qualsiasi indugio e pressare molto alto per provare a riconquistare la palla in zona trequarti offensiva, stando molto attento a chiudere le linee di passaggio in uscita dal basso dei nerazzurri. D'altra parte i dati relativi alla fase di transizione testimoniano che il DNA degli azzurri è proprio questo, con gli indici di riaggressione e di riconquista (PPDA e GPI) che sono da primato.
Fondamentali in questa chiave dovranno essere gli apporti delle 2 mezze ali Traorè e Anguissa, specie quest'ultimo atteso ad una prova di orgoglio dopo le ultime anonime prestazioni. Sia l'ivoriano che il camerunense dovranno stare molto alti in pressing forte per sporcare le uscite della squadra di Inzaghi.
La lavagna riportata di seguito mostra quello che dovrebbe essere l'atteggiamento tattico del Napoli in fase di non possesso, in aggressione alta nella trequarti offensiva con forte densità in zona palla.

Due compagini dunque assai diverse tra loro nelle filosofie di approccio alla gara, soprattutto nella fase di transizione, come mostra la tabella riepilogativa dei dati relativi alle varie fasi di gioco.
Chi tra le due grandi deluse di Champions reagirà psicologicamente meglio? Il Napoli che quest'anno sembra aver elettroencefalogramma piatto, oppure l'Inter non più abituata a cocenti sconfitte e che quindi potrebbe aver accusato il colpo?








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