Napoli-Milan, pagelle: Politano flash, Lukaku fa 400. Meret decisivo, il voto a Conte e Neres

Il Napoli perde McTominay per infortunio, ma ritrova l'amuleto Neres: Conte schiera il brasiliano dal primo minuto contro il Milan e gli azzurri - sarà un caso - ritrovano la strada della vittoria che consente di restare a tre lunghezze dall'Inter che ha battuto l'Udinese a San Siro.

Apre le danze Matteo Politano al 2': lancio perfetto del capitano Giovanni Di Lorenzo, imbucata dell'esterno e implacabile mancino che fulmina Maignan. Schema provato in settimana e riuscito al primo colpo. Il raddoppio dei padroni di casa al 19': Buongiorno in pressing alto impedisce ai rossoneri di ripartire, poi è Gilmour a trovare con una giocata - tra nascondino e flash ad illuminare la scena - l'assist vincente per Lukaku che schiaccia il pallone a terra e disorienta il portiere francese. Nella ripresa il lento ma inesorabile calo della squadra di Conte che inserisce via via Billing, poi Juan Jesus, Ngonge, Mazzocchi e Simeone. Meret para un rigore a Gimenez poi all'84' il gol di Jovic sull'ennesimo assalto. Il Napoli si chiude a riccio e resiste, sfiora anche un altro gol. Alla fine vince e resta in scia ai nerazzurri di Inzaghi. Le pagelle di Areanapoli.it.

Meret: 7,5. Intercetta tanti traversoni in area, gioca bene con i piedi e neutralizza il rigore di Gimenez in un momento delicato della partita: decisivo!

Di Lorenzo: 7,5. Al pronti via disegna il varco per Politano che poi trafigge Maignan. Torna la difesa a quattro e il capitano si esalta in chiusura ed in avanscoperta. Partita da campione. Anche quando entra il fresco Leao, la situazione non cambia.

Rrahmani: 6,5. Se Abraham non ne prende una, il merito è suo. Un solo evidente svarione nell’assalto confusionario del Milan nella parte finale della gara.

Buongiorno: 6,5. Gioca sempre d’anticipo e da una sua pressione parte l’azione che porta al 2-0. Cala un po’ nel secondo tempo come tutta la squadra, ma nel complesso regge bene. Anche 7-.

Olivera: 6,5. Sta tornando ai suoi livelli tra fluidità di gamba, letture e affondi. Nella ripresa si perde in un paio di pericolose incursioni rossonere. Non ha ancora i 90’.

Gilmour: 6+. La giocata super tra finta e passaggio per Lukaku nell’azione del 2-0, è da faro nel porto. Non è solo idee, è anche grinta e lotta. Qualche errore di troppo nei due tempi, soprattutto in alcuni interventi fallosi ed evitabili al limite dell’area.

Lobotka: 6,5. Riferimento costante per i compagni che gli affidano le chiavi della “macchina”. Si abbassa ormai sistematicamente tra i due difensori e detta lui ritmo e cambi di gioco. Esce per un problema fisico. Dall’81 Juan Jesus: sv. Va a fare densità nel 5-4-1 che chiede Conte nel finale.

Anguissa: 6. Una importante chiusura su Pulisic, poi il solito filtro anche se non è brillantissimo. Cala col passare dei minuti. Dal 64’ Billing: 6-. Inizia anche bene, poi Theo lo costringe al fallo da rigore tendendogli una trappola. 

Politano: 7-. Straordinario ad inizio partita, lo schema con Di Lorenzo funziona alla perfezione: Matteo beffa due difensori sgusciando al centro, poi scaglia una saetta mancina imprendibile per Maignan. Nel complesso il solito sacrificio che gli fa perdere lucidità negli ultimi 30 metri. Dall’85 Mazzocchi: sv.

David Neres: 7-. Quando accelera è uno spettacolo imperdibile. Non è lucidissimo nell’ultima giocata, ma non giocava da tante settimane e ha più di un alibi. Fatto sta che è tornato lui e il Napoli ha vinto nuovamente. Dall’85 Ngonge: 6. Con le sue sgroppate palla al piede fa respirare la difesa nei difficili minuti finali.

Lukaku: 7. Un gol all’andata a San Siro, un gol al ritorno al Maradona: Milan al tappeto due volte. Gol numero 400 in carriera per Big Rom. Rimedia un giallo evitabile in una delle tante sfide a tutto campo contro gli avversari. Dall’85 Simeone: 6. Prezioso nei minuti finali per togliere pressione ai compagni nelle retrovie.

Conte: 6,5. Prepara benissimo la partita ed infatti il Napoli nel primo tempo è strepitoso: il Milan non ci ha capito molto. Nella ripresa, però, l’ennesima involuzione stagionale degli azzurri che perdono ritmo, intensità e sono costretti a rintanarsi in area. Risultato? Pallino del gioco lasciato agli avversari ed eccesiva sofferenza. Per fortuna Meret para un rigore e la difesa tiene, ma al di là di una panchina evidentemente corta sul versante della qualità, perché la squadra si spegne quasi sempre nel secondo tempo?

10 e lode ai tifosi dello stadio Diego Armando Maradona per gli striscioni ed il sostegno costante alla squadra di Antonio Conte.