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Per un tempo il Napoli campione, ma non facciamoci illusioni. I rigori vanno dati, bisogna farsi sentire

Napoli vittorioso in rimonta sul campo del Monza. Buon secondo tempo, ma non sono mancati gli errori. Azzurri penalizzati dalla mancata assegnazione di due calci di rigore.


Alessandro D'AriaAlessandro D'AriaMatch Analyst

07/04/2024 21:48 - Campionato
Per un tempo il Napoli campione, ma non facciamoci illusioni. I rigori vanno dati, bisogna farsi sentire

Un Napoli di lusso torna da Monza con tre punti frutto di una prova di forza notevole al cospetto di una curva azzurra finalmente premiata nei suoi sacrifici. Lo avevamo detto nel pre-partita che poteva essere una gara in cui il Napoli avrebbe potuto far valere la propria superiorità emersa anche dai dati in pressocchè tutte le metriche, anche perché affrontava un avversario che, come il Sassuolo, gioca abbastanza aperto e lascia giocare senza un pressing asfissiante. Per questo motivo e anche perché troppe volte il Napoli ci ha illusi quest'anno facendoci credere di avere finalmente svoltato, stavolta non facciamoci illusioni, nè tabelle, nè calcoli. Unico obbiettivo, lo andiamo dicendo da settimane, provare a vincerle tutte e poi tirare le somme.


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Quattro gol di fattura eccellente, altre occasioni chiare, più due  rigori solari a favore ancora una volta non decretati e per i quali ancora una volta anche in campo non ci si è fatti sentire. Un primo tempo giocato nemmeno troppo male, se non fosse per il solito gol  subito nella modalità più frequente quest'anno; inutile infatti soffermarsi superficialmente sull'ultima fase dell'azione, ossia il cross di Zerbin e l'incornata in anticipo di Duric su Juan Jesus  (continuo a chiedermi perché non abbia giocato Ostigard). Il gol infatti nasce a monte, quando, come in innumerevoli altre occasioni sia in Campionato che in Champions, i nostri avversari pescano il  giocatore tra le linee, nella fattispecie Colpani che si inserisce alle spalle del colpevolmente distratto Zielinski, il quale con tempismo tardivo accorcia si, ma lascia palla scoperta senza alcuna pressione al talentino di Palladino che smista largo a Zerbin. La frittata è fatta, ma poiché per la stima che nutro nei riguardi di Calzona non posso pensare che questi movimenti non siano conosciuti ai giocatori del Napoli e che non ne siano allenate le relative contromisure, la sola cosa che mi viene da pensare guardando anche l'atteggiamento del Napoli del primo tempo è che vi siano cali di attenzione e scarsa applicazione in alcune fasi della partita.


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Come dire insomma un Napoli a corrente alternata, in cui nel primo tempo come di consueto sono stati battuti 5 corner, tutti senza uno schema e senza mai provare qualcosa di diverso magari muovendo la palla per far muovere la difesa, invece della solita palla alta in mezzo all'area dove quasi mai gli azzurri riescono ad avere la meglio. Eppure mi risulta che durante gli allenamenti settimanali sia i calci di punizione che i calci d'angolo vengano provati anche con una certa meticolosità. In generale è stato nei numeri un dominio totale, con un dato molto interessante che segnaliamo come eclatante relativo al baricentro medio del Napoli che come mostra il grafico relativo alle connessioni tra i calciatori è stato di  61 metri.

La superiorità territoriale e il relativo predominio nella fase di proposta si possono apprezzare anche dal grafico " momentum" riportato, relativo al volume di gioco delle due squadre durante l'intera partita; la curva verde, quella del Napoli, è evidentemente sempre piena rispetto a quella dei brianzoli.

Per il resto riportiamo nella tabella i dati schiaccianti che certificano la meritata vittoria degli uomini di Calzona. Dal dato sul possesso totale 61.70% e nella trequarti avversaria 73.40%, a quello relativo alle conclusioni, 19 a 7, a quello relativo ai gol attesi, con xG 2.78 contro 0.42 concesso al Monza. Testa ora alla prossima, arriva a Fuorigrotta il Frosinone di Di Francesco in piena lotta salvezza, Calzona avrà un'altra settimana piena per sistemare testa e lacune di questa squadra imprevedibile.


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Alessandro D'AriaAlessandro D'Aria
Match Analyst e Football Data Analyst certificato ed abilitato alla professione. A fine anni '90 ha seguito da vicino prima la Primavera e la prima squadra del Napoli. Si occupa per AreaNapoli.it, tra l'altro, dell'analisi dell'avversario.

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