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Fiorentina-Napoli, probabili formazioni e analisi tattica. Due squadre molto simili. Simeone verso maglia titolare

Fiorentina e Napoli si affrontano per la 37esima giornata del campionato di Serie A 2023-2024. Le probabili formazioni e l'analisi tattica delle due squadre.


Alessandro D'AriaAlessandro D'AriaMatch Analyst

17/05/2024 09:45 - Campionato
Fiorentina-Napoli, probabili formazioni e analisi tattica. Due squadre molto simili. Simeone verso maglia titolare

Allo stadio Artemio Franchi di Firenze va in scena la penultima di Campionato tra la Fiorentina di Italiano, uno degli allenatori attenzionati da De Laurentiis, e il Napoli di Calzona, carico di indisponibili e soprattutto scarico di energie mentali e sembrerebbe anche di sufficienti motivazioni cui attingere per questo finale di stagione. In realtà una leva motivazionale ci sarebbe ancora e sarebbe collegata ad una qualificazione alla prossima Conference League per la quale il Napoli è chiamato a vincere le prossime due gare per poter avere la certezza dell'ottavo posto, unica possibilità per accedervi. In caso di sconfitta con i viola gli azzurri sarebbero matematicamente fuori dai giochi, mentre in caso di pareggio rimarrebbero a -2 e dovrebbero battere il Lecce e sperare che la Fiorentina perda a Cagliari e a Bergamo, mentre il Torino dovrà non battere almeno una tra Milan e Atalanta. Se infatti la vincitrice della Conference League si qualifica alla prossima Conference attraverso il campionato, il numero di posti disponibili per la federazione per la Conference League diminuisce di uno. Quindi il  Napoli non potrà sperare nella vittoria della Fiorentina in finale contro  l’Olympiakos per accedere alla competizione anche da nona in classifica, ma dovrà obbligatoriamente arrivare all’ottavo posto. Infine, la scelta di far disputare il recupero tra Atalanta e Fiorentina il  2 giugno, e cioè a campionato terminato, espone i partenopei a possibili spiacevoli sorprese, atteso che il rendimento straordinariamente mediocre  degli azzurri rende l'impresa di fatto molto ardua. In questo momento la classifica dall’8° piazzamento in giù è: Fiorentina 53 (35), Napoli 51 (36), Torino 50 (36), tra parentesi il numero di partite  giocate.


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COME CI ARRIVA LA FIORENTINA. C'è grande entusiasmo nell'ambiente viola frutto soprattutto della qualificazione per il secondo anno di fila alla finale di Conference League contro i greci dell'Olympiakos Pireo che tra l'altro si giocherà ad Atene. Vincenzo Italiano anche quest'anno si è reso artefice di un ottimo lavoro, pur facendo registrare un calo notevole di rendimento nel girone di ritorno conseguendo un undicesimo posto dopo un girone di andata eccellente terminato al quarto posto. Il tecnico viola prepara l'impegno con il Napoli avendo al momento pochi problemi di formazione, fatta salva la indisponibilità di Sottil che a seguito della frattura della clavicola può ritenere la sua stagione terminata. Vari possibili ballottaggi dunque nel sistema tipico di Italiano 1-4-2-3-1, con Terracciano tra i pali e poche chance di vedere Christensen al suo posto; linea difensiva con Kayode a destra in vantaggio sul brasiliano Dodò, Martinez Quarta e uno tra Ranieri e Milenkovic come centrali, mentre a sinistra dovrebbe tornare titolare Biraghi in vantaggio su Parisi; i due di centrocampo dovrebbero essere uno tra Maxime Lopez,  Bonaventura e Mandragora, al fianco di Duncan in vantaggio su Arthur; i tre trequartisti saranno Nico Gonzalez a destra, il rispolverato Baràk  al centro a fare da sotto-punta in ballottaggio con Beltràn, e Kouamè a sinistra con Castrovilli come alternativa; il centravanti potrebbe essere  Nzola che sembra in vantaggio su Belotti, ma da non trascurare anche l'ipotesi Kouamè.


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COME CI ARRIVA IL NAPOLI. Il Napoli arriva a Firenze reduce da una scia di risultati negativi e  con una vittoria che manca da cinque gare in cui i partenopei hanno raggranellato appena due punti frutto di 2 pareggi con rimonta subita e ben tre sconfitte. Sebbene il ruolino di marcia esterno sia il quarto in assoluto in stagione, l'ambiente si è trasformato in una autentica polveriera e come se non bastasse Calzona deve fronteggiare una serie di forfait certi e alcuni probabili assenti. Con Lindstrom fermo per  lombalgia ma che potrebbe recuperare, Zielinski ancora al palo per problemi al polpaccio e Osimhen out per affaticamento muscolare, il Napoli dovrebbe schierare un 1-4-3-3 con Meret tra i pali; linea difensiva come sempre formata da Di Lorenzo a destra, centrali confermati Rrahmani e Juan Jesus, con Olivera a sinistra preferito ancora una volta a Mario Rui; anche il centrocampo sarà quello solito, con Anguissa mezzala destra, Lobotka al centro e Cajuste da mezzala sinistra in vantaggio su Traorè; in avanti a destra Politano in deciso vantaggio su Ngonge, a sinistra Kvaratskhelia, mentre l'assenza di Osimhen apre un ballottaggio Raspadori-Simeone nel ruolo di centravanti, con l'argentino, ex della  viola, che sembra avere qualche chance in più rispetto all' ex Sassuolo.

PROBABILI FORMAZIONI

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Ranieri, Martínez Quarta, Biraghi; Duncan, Bonaventura; Nico Gonzalez, Barak, Kouamé; Nzola.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Simeone (Raspadori), Kvaratskhelia. 

LA CHIAVE TATTICA

Il gioco della Fiorentina rispecchia molto l’idea del suo allenatore  al quale piace avere il possesso palla e lo testimonia sia la forte riaggressione della palla nelle transizioni negative, che la costruzione dal basso, che sfrutta la tecnica e la qualità di alcuni suoi giocatori. La forte sinergia tra i reparti, dovuta all’interscambiabilità tra i ruoli, porta molti giocatori a partire da una posizione, per poi occuparne un’altra, che apparentemente dovrebbe essere occupata da un compagno di squadra. La posizione di Duncan in fase di possesso che  anziché trovarsi al centro del campo, va ad affiancare la prima punta facendo la seconda punta, né è un esempio. Interessante anche la posizione delle ali, che vengono spesso a giocare  dentro al campo accentrandosi per lasciare ampio spazio sulle catene laterali ai terzini, che danno ampiezza alla manovra allargandosi e stando molto alti. Tuttavia è interessante vedere come quando gli esterni si accentrano i terzini si allargano, andando a dare ampiezza sulle fasce,  mentre quando gli esterni occupano le posizioni laterali sono proprio i  terzini ad accentrarsi dando sostegno alla manovra, senza praticamente mai sovrapposizioni sulle catene laterali. La nostra lavagna mostra come in fase di possesso la Fiorentina adotti un 2-1-4-2-1 come sistema di gioco, che permette di effettuare una costruzione dal basso con i due centrali che prendono palla ed Arthur/Bonaventura o  Maxime Lopez che gli viene incontro per verticalizzare e cercare i suoi  compagni del reparto offensivo, formando un triangolo dove Arthur/Bonaventura  o Maxime Lopez al vertice ed i centrali alla base. Il centrocampo della Fiorentina risulta essere scaglionato sia in fase di possesso che di non possesso, infatti possiamo notare come per formare la linea a 5, Bonaventura si abbassa per dare una mano alla manovra, essendo dotato di buone doti tecniche, lasciando libero lo spazio a Duncan che lascia la sua posizione di centrocampo, per affiancare la prima punta. Proprio gli inserimenti dei centrocampisti e lo sfruttamento delle catene laterali portando i terzini al cross e riempendo l'area con diversi giocatori, costituiscono altre armi tattiche dei viola.

LE DUE SQUADRE AI RAGGI X

Fiorentina e Napoli sono due squadre molto simili tra loro, oseremmo dire  quasi gemelle, sia nelle metriche che abbiamo analizzato e che riportiamo nella consueta tabella, che nel rendimento molto deludente nel girone di  ritorno, ma anche per struttura morfologica delle connessioni che vediamo riportate nel grafico di seguito:

Dalla ragnatela di collegamento che unisce i componenti delle singole squadre si deducono sistemi e principi di gioco molto simili, ben definite le due linee di difesa a 4 , i 3 centrocampisti che formano una triangolazione e i 3 davanti, in due immagini quasi perfettamente sovrapponibili. Così come praticamente identico il rendimento nel girone di ritorno con Il Napoli ottavo con 23 punti e i viola undicesimi con 20, ma con una partita in meno e quindi di fatto con la stessa media-punti. Addirittura anche gli attacchi e le difese mostrano gli stessi numeri, i viola con 26 reti segnate e 21 subite, gli azzurri con 25 gol all'attivo e 22 al passivo. La Fiorentina ha sensibilmente peggiorato la propria posizione in classifica passando dal quarto posto occupato al giro di boa all'attuale ottavo, mentre il Napoli è rimasto fedele alla propria mediocrità stagionale stazionando sempre tra ottavo e non posto, come dimostra la tabella di seguito:

Anche i dati relativi alle tre principali fasi di gioco mostrano quanto siano simili le due compagini. Notevoli sono le similitudini nelle metriche in  fase offensiva che evidenziano due squadre con la tendenza a fare possesso, il Napoli primo in quello generale e i viola primatisti in quello relativo all'ultimo quarto di campo (FIELD TILT). Discriminante a favore del team di Italiano ancora una volta gli indici che misurano l'efficacia, con i viola sesti per precisione al tiro con il 34,30% e i partenopei decimi con il 32,70%, e la capacità di conversione in gol che vede la Fiorentina ottava con il 10,82% e il Napoli dodicesimo con l'8,70%. Le metriche relative alla fase di transizione parlano di due squadre gemelle, che detengono il primato in quanto a capacità di disturbo della pulizia della manovra avversaria (BDP), capacità di riaggressione alta (PPDA) e intensità ed efficacia del contro-pressing immediato (GPI e GPE). Infine nella fase difensiva riscontriamo una maggiore capacità di protezione  della propria area da parte dei viola, ma una media minore da parte del Napoli in quanto a numeri di tiri subiti. In generale dunque il Napoli riesce a  subire di meno, ma come più volte rimarcato, la differenza la fa ancora una volta l'efficacia: i padroni di casa vantano un numero di clean sheets di 8 piazzandosi undicesimi, mentre i partenopei che subiscono gol da 17 gare di seguiti sono fermi a 6 clean sheets stagionali, diciassettesimi. Ancora di più la differenza in termini di percentuale di parate, con la squadra di Italiano che vanta un 76,50% che le vale il sesto posto, e quella di Calzona che con  appena il 64,20% di parate risulta diciassettesima nella lega.

(Fonte dati Soccerment)


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Alessandro D'AriaAlessandro D'Aria
Match Analyst e Football Data Analyst certificato ed abilitato alla professione. A fine anni '90 ha seguito da vicino prima la Primavera e la prima squadra del Napoli. Si occupa per AreaNapoli.it, tra l'altro, dell'analisi dell'avversario.

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