Empoli-Napoli, probabili formazioni e analisi tattica. Mazzocchi a sinistra
Probabili formazioni e analisi tattica di Empoli e Napoli, le due squadre si affrontano per la 33esima giornata del campionato di Serie A 2023-2024.

Allo stadio Carlo Castellani di Empoli un Napoli molto ridimensionato nelle ambizioni e vittima di congenita schizofrenia tattica affronta i toscani a caccia di punti salvezza fondamentali per la squadra di Nicola risucchiata nelle acque mobili di un quartultimo posto in piena bagarre punto a punto con Sassuolo, Udinese (che ha una gara da recuperare), Frosinone e Verona. Contro gli uomini di Calzona il tecnico Nicola sente aria del "si può fare" e anche un attacco così scarsamente prolifico come quello toscano potrebbe avere gloria contro questa versione horror del Napoli campione uscente.
COME CI ARRIVA L'EMPOLI. I toscani sono reduci da una striscia negativa che li ha portati nelle ultime 6 gare a 5 sconfitte e ad una sola vittoria, proprio nell'ultima uscita al Castellani nel successo rocambolesco per 3 reti a 2 contro il Torino. Reduce da una cocente sconfitta nello scontro diretto in quel di Lecce, oltre agli ormai congeniti problemi in fase difensiva, Nicola deve fare i conti con l'aridità del suo attacco, il peggiore della lega nelle gare casalinghe con appena 12 reti realizzate in 16 uscite al Castellani. Tra le mura amiche va inoltre sottolineato come i toscani abbiano perso ben 9 gare, peggio ha fatto solo la derelitta Salernitana. Per quanto riguarda l'aspetto relativo alla formazione, dopo aver saltato le ultime quattro è ancora in forte dubbio la presenza di Ismajli, con Walukiewicz che è pronto a sostituirlo ancora una volta. Per il resto solo il lungodegente Ebuhei non sarà disponibile. Quindi il sistema di gioco 1-3-4-2-1 vedrà Caprile tra i pali, i 3 in difesa saranno a destra l'ex Bereszynski, al centro Walukiewicz e a sinistra Luperto; nei 4 di centrocampo a destra Gyasi, i due al centro dovrebbero essere Marin e Maleh o in alternativa Bastoni, mentre a sinistra sarà ballottaggio tra Pezzella (favorito) e Cacace; in avanti Zurkowski centro-destra e il gioellino Cambiaghi centro-sinistra saranno in appoggio all'unica punta che sarà ancora una volta Niang.
COME CI ARRIVA IL NAPOLI. Dopo lo sciagurato pareggio del Maradona contro il Frosinone, il Napoli prova a ritrovare verve in trasferta dove comunque vanta il terzo miglior rendimento della lega dopo Inter e Milan, avendo collezionato 7 vittorie, 5 peri e 4 sconfitte. Inoltre con 28 reti realizzate il Napoli è il terzo migliore attacco esterno del torneo e idem dicasi per la difesa che con 17 reti subite è preceduta solo da Inter (7) e Juventus (14). Calzona ha preparato la trasferta di Empoli tra non poche difficoltà. La gastroenterite di Kvaratskhelia e l'infortunio di Olivera, concomitanti con le squalifiche di Rrahmani e Mario Rui, costringono il tecnico partenopeo a scelte obbligate specie nel reparto difensivo. Il georgiano sembra recuperato e lo stesso dicasi per Juan Jesus che sarà in campo seppur reduce da una fastidiosa sciatalgia, per cui i partenopei, sempre fedeli al sistema di gioco 1-4-3-3, andranno il campo con Meret tra i pali; linea difensiva formata a destra da Di Lorenzo, al centro da Ostigaard e Juan Jesus (di gran lunga favorito su Natan ) mentre a sinistra dovrebbe giocare da adattato Mazzocchi, senza escludere la eventualità di un adattamento del capitano a sinistra con conseguente schieramento di Mazzocchi nel suo ruolo a destra; centrocampo per due terzi certo con Lobotka e Anguissa che saranno affiancati da Zielinski in chiaro vantaggio su Traorè, accantonato nelle ultime uscite; attacco consueto con Politano a destra, Kvaratskhelia a sinistra e Osimhen al centro.
PROBABILI FORMAZIONI
EMPOLI (3-5-2): Caprile; Bereszynski, Walukiewicz, Luperto; Gyasi, Zurkowski, Marin, Maleh, Pezzella; Cambiaghi, Niang. All. Nicola
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Jesus, Mazzocchi; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Calzona
CHIAVI TATTICHE
L’Empoli è una squadra che ha una mentalità molto prudente, portata a difendere la propria porta nella sua trequarti per poi ripartire sfruttando la velocità di alcuni elementi come Cambiaghi e Niang le cui caratteristiche inducono la squadra toscana a giocare un calcio molto diretto, cercando spesso di superare la linea di difesa con un passaggio diretto, lasciando questa esecuzione quasi sempre all'ex di turno Luperto, capitano e vera e propria bandiera dell'undici di Nicola. Il portiere Caprile molto bravo tra i pali, non rischia mai palla al piede, fondamentale nel quale non è ancora perfettamente a proprio agio, prediligendo spesso la palla lunga verso Niang, dotato sia di fisicità per proteggere palla e smistarla ai compagni, ma anche di ottima velocità di base nella profondità, ottimamente coadiuvato in questo dal talento cristallino di Nicolò Cambiaghi, elemento molto mobile e che per i suoi movimenti da vero e proprio satellite attorno alla prima punta e nei cosiddetti halfspaces potrebbe creare non pochi grattacapi alla retroguardia azzurra, notoriamente in difficoltà nel fronteggiare questo genere di giocatori che attuano movimenti imprevedibili e di diversa natura. Nella lavagna che segue abbiamo riprodotto una tipica giocata codificata dell'undici di Nicola in cui Luperto imposta dal centro sinistra con una palla veloce su Niang che viene incontro nella trequarti e che gira la sfera di prima sul taglio di Cambiaghi che può avvenire nella profondità esterna oppure nello spazio interno tra il difensore centrale e il laterale di destra Di Lorenzo.
Nella Prima azione difensiva l’Empoli non porta un pressing aggressivo, ma una prima pressione mirata a non far avanzare la squadra avversaria, con la copertura delle linee di passaggio per il regista e una marcatura a zona. L’Atteggiamento difensivo dei centrocampisti è abbastanza aggressivo, mentre la lateralità difensiva è per lo più supervisionata dagli esterni, che spesso vengono lasciati in uno contro uno contro gli avversari; non si lavora quindi coi raddoppi da parte di altri giocatori, che però si posizionano per coprire le linee di passaggio e per intervenire nel caso in cui il compagno perda il duello in uno contro uno. La Linea difensiva invece opera marcando l’uomo nella zona con i centrali forti anche del fatto che essendo una linea a 5 ci sarà sempre qualcuno che può coprire le loro uscite. In fase di transizione positiva utilizzano gli smarcamenti preventivi della punta che viene utilizzata come boa, scaricando poi la palla ai compagni che corrono in contropiede; in transizione negativa invece tentano una riaggressione mirata a recuperare palla velocemente, con i 3 difensori centrali che marcano preventivamente gli eventuali contropiedisti della squadra avversaria. In virtù di questo tipo di approccio alla gara, al Napoli verrà di certo lasciato il pallino del gioco e sarà difficile trovare spazi nella densità difensiva che i toscani attueranno, motivo per il quale saranno importanti gli inserimenti da dietro dei centrali difensivi, e da questo punto di vista grave si rivela l'assenza di Rrahmani, elemento più abile nell'inserimento come abbiamo visto nelle circostanze che lo hanno portato al gol sia nella trasferta col Sassuolo che a Barcellona. In sua assenza, Calzona proverà certamente a forzare gli inserimenti delle due mezzali, Anguissa e soprattutto Zielinski, come vediamo in lavagna.
LE DUE SQUADRE AI RAGGI X
Le consuete tabelle statistiche che analizzano le tre fasi di gioco relative alle due contendenti evidenziano una chiara ed evidente superiorità della squadra di Calzona in praticamente tutte le metriche. Gli indici che analizzano la fase offensiva mostrano una grave carenza della squadra di Nicola sia in termini di qualità della manovra con un 78.80% di passaggi completati, quindicesima in graduatoria(il Napoli con 87.20% è secondo), che in fase di concretizzazione dove i numeri sono impietosi: ultima per numero di assist, per tiri nello specchio con una media di 3,22 a gara (Napoli 5.59 secondo), penultima per possesso palla nella trequarti offensiva con Field tilt pari a 41.47% (Napoli secondo con 63.89%), terzultima per precisione al tiro con il 28.90% (Napoli decimo con 32,80%) e penultima per percentuale di conversione in gol con il 6.74%, laddove il Napoli con 9.116% è undicesimo. Tutto ciò poi si traduce nel peggiore attacco della lega con 0.78 reti a gara contro 1.56 del Napoli quinto in questa graduatoria. Nella fase di transizione l'Empoli prevale sul Napoli nei contrasti vinti con 9.69 di media a partita (terzo) contro 8.44 del Napoli (sedicesimo), e si distingue anche per essere la squadra che in assoluto effettua più falli e ne subisce di più con la stessa media nelle due voci di 13,44 a partita. Negli indici di pressione e di riconquista il Napoli eccelle come sappiamo, mentre l'Empoli con un PPDA di 13.32 è undicesimo, e con un BDP di 0.16% è nono, mentre nell'efficienza del pressing immediato GPE è ottavo con 26.68. Infine gli indici della fase difensiva, se da una parte evidenziano lacune nella protezione della porta, con 15.25 tiri in porta subiti a gara (diciannovesimo), 26.09 tocchi in area concessi a gara (diciannovesimo) e con 1.5 gol a partita subiti (quindicesima difesa del torneo), dall'altra portano alla ribalta le performances dell'estremo difensore Caprile che vanta una percentuale di parate del 73.20% (decimo) e 7 clean sheets (decimo).
A fronte di questi dati che vedono quasi in toto soccombere i toscani, dobbiamo ricordare che nella gara di andata al Maradona l' Empoli riuscì ad avere la meglio per una rete a zero in pieno recupero nella gara che decretò l'esonero del tecnico Garcia.







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