Conte parla del mercato del Napoli, interisti e juventini scatenati: "Come si cambia per non..."

Antonio Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa ed ha commentato il mercato del Napoli. Queste le sue parole: "Nella lista c'era Ndoye del Bologna, ma cifre molte alte, io lo rispetto questo e l’ho anche appoggiato, ma cifre non da Napoli e quindi è andato altrove".

Ed ha aggiunto: "Noi dovremo sempre cercare un qualcosa che sia nella nostra strategia, che non deve essere una diminutio ma un orgoglio, deve essere un orgoglio essere in un club che a modo suo cerca di far quadrare il tutto, che è competitivo, io ho sposato questa causa e sono dentro la situazione e al tempo stesso cerco di dare indirizzi perché voglio che siamo competitivi con Juventus, Inter e Milan perché loro staranno sempre lassù, lo dice la storia, il monte ingaggi, il valore patrimoniale, la mia soddisfazione sarà di portare il Napoli a rompere le scatole a quei tre top club che per tanti motivi sono sempre lì per lo scudetto. Noi dovremo essere lì, dando il senso di orgoglio e non di alti e bassi, essere un problema in maniera stabile e sistematica sarà il mio orgoglio”.

Parole queste che stanno facendo arrabbiare non poco i tifosi dell'Inter e della Juventus. Che sui social sono scatenati. Un tifoso bianconero gli ricorda "il ristorante da 10 euro e 100 euro, come mai per De Laurentiis questo discorso non vale? Alla Juventus ha chiesto la luna per restare, ora invece il Napoli deve mantenersi nel suo modo di operare tenendo i conti a posto. Come è cambiato Conte".

Un interista gli fa da eco: "Come si cambia, per non morire, cantava Fiorella Mannoia. All'Inter Conte voleva alzare continuamente l'asticella, chissà cosa si era messo in testa. Ora non è un problema se De Laurentiis oltre certi limiti economici non va. Eppure gli ha preso De Bruyne, Noa Lang, Beukema, Lucca, Marianucci e tutti i calciatori arrivati lo scorso anno per oltre 250 milioni. Eppure dice che è dietro a Milan, Juventus e Inter. Complimenti alla capacità di avere la faccia tosta".