Souleymane Alio, il 2006 del Burkina Faso. Un po' Osimhen, un po' Benzema
Souleymane Alio, un giovane attaccante africano che potrebbe diventare un nome da tenere d'occhio in vista del futuro. Calciatore dotato di ottime qualità.

Sebbene il Burkina Faso non ricopra una posizione privilegiata nella geografia del calcio moderno con il ranking UEFA che lo relega al Sessantaduesimo posto, con nessuna apparizione alla Coppa del Mondo e una sola volta fra le quarte del continente negli ultimi sei anni, lo Stato dell'Africa occidentale che sta trovando soddisfazioni in sport come il rubgy, e l'atletica, movimento quest'ultimo che segue la crescita di Hugues Fabrice Zango, primatista indoor nel salto triplo, tuttavia inizia a far intravedere anche per il football un principio di crescita, grazie ai risultati della Nazionale U17, terza nella Coppa d'Africa 2023, e soprattutto di Souleymane Alio, nominato MVP di questa importante manifestazione che si è rivelata base di lancio per numerose carriere di spicco, come quella ad esempio di Victor Osimhen (capocannoniere nel 2015), del maliano Cheick Doucouré o di Bertrand Traoré, uno dei burkinabé più preziosi di oggi, ala del Villareal.
Una storia particolare quella di Souleymane nato in Costa d'Avorio, da babbo del Burkina e madre malinkè. E' lì che ha imparato ad addomesticare il pallone, prima di tornare nella terra d'origine paterna e legarsi al New Stars FC, club di terzo livello. Souylemane è a tutti gli effetti una punta moderna che è capace di dare le spalle alla porta avversaria, ma anche di inquadrarla con abilità nel suo cono visivo, gode di una varietà di gioco figlia della notevole elasticità delle fibre e da un'altezza (188 cm) che gli permette di arrivare prima sulla palla, coprirla e gestirla a seconda dei casi.
Dotato anche di considerevole intelletto calcistico, ha come pezzo forte l'attacco alla profondità, con ottima capacità di scelta dei tempi d'attacco; una volta guadagnato la posizione, grazie ad una notevole velocità di punta, è difficile da contrastare, pur non godendo al momento di una muscolatura pienamente sviluppata. Inoltre esibisce una capacità di finalizzazione mai banale. Questo giovanissimo talento mostra padronanza tecnica e doti di supervisore notevoli e sa calarsi in un ruolo molto simile al regista avanzato, dichiarando di ispirarsi a giocatori come Osimhen e Daka ma anche di tenere come punto di riferimento un certo Benzema.
Alla stregua di tanti campioni, "Souley" fuori dal campo mostra un carattere introverso, che pensa molto al gioco del calcio e alla sua famiglia, alla quale spera di poter presto garantire una vita più facile grazie al suo talento. Ma in campo si vede un giovane calciatore eccezionale, che si esprime con estro, libertà e sicurezza nei propri mezzi. Brahima Traore, allenatore Under 17 del Burkina Faso ha sottolineato come Alio risponda sempre in modo logico e coerente mostrando una notevole maturità rivelandosi sorprendente in ogni reparto: tecnicamente, tatticamente e in termini di impegno. Ha una caratteristica che è propria dei grandi, quella di fare sembrare semplici cose in realtà molto complesse.
Alio presto sarà in azione in Danimarca per effetto dell'intuizione di mercato del Nordsjaelland per il quale il ragazzo ha firmato il suo primo contratto pro, valido a partire dal 2025, ma va tenuto d'occhio con attenzione vista le enormi potenzialità che rapportate alla giovane età fanno intuire la possibilità prospettica del dopo-Osimhen oltre ad una potenziale futura plusvalenza di rilievo per la Società di De Laurentiis.







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